DVD de La Rete
I DVD, realizzati da La Rete con il coordinamento di Maurizio Roccato, possono essere richiesti scrivendo una email a grandevercelli@gmail.com
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LA VIA DEI VESCOVI
Il video-documentario - il quattordicesimo prodotto da La Rete - ripercorre l’antico cammino che i presuli vercellesi, tra il 1185 e il XVIII secolo, percorrevano durante la cerimonia di investitura che iniziava nella chiesa di S. Giuliano per concludersi alla cattedrale attraverso via Duomo. Questa strada, infatti, oltre a essere ricca di prestigiosi palazzi nobiliari, conta una notevole concentrazione di edifici sacri sin dal medioevo: lungo un lato le chiese di S. Giuliano, S. Maria Maggiore antica, la SS. Trinità, S. Nazario, S. Nicola da Tolentino con la vicina S. Stefano de civitate, S. Maria Maggiore attuale e l'oratorio di S. Pietro della ferla. Sul lato opposto la Confraternita di S. Bernardino e, alle sue spalle, S. Donato, poco prima di giungere al Duomo di S. Eusebio: un percorso che, in alcune decine di metri, racchiude ben undici antichi insediamenti religiosi.
La narrazione illustra aspetti religiosi, artistici e architettonici di un itinerario ricco di leggende e aneddoti curiosi. Oltre a mostrare ciò che ancora è visibile e visitabile, documenta anche luoghi il cui accesso non è consentito al pubblico: grazie, infatti, alla collaborazione con l’Associazione Teses di Luigi Bavagnoli, è stato possibile raccogliere e mostrare le immagini di resti ancora esistenti nel sottosuolo di questa parte della città, le cui tracce raccontano storie degne di essere riscoperte.
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TRACCE DI GUERRA 2022
Durante la Seconda guerra mondiale la città di Vercelli ha subito diversi bombardamenti a opera delle forze Alleate, che dal 1940 al 1945 hanno provocato danni e vittime a una città che, per posizione, è un crocevia importante per le comunicazioni nel nord-ovest del nostro Paese. Un'attenta ricerca ha consentito di ritrovare documenti e immagini di quel periodo, che permettono di ricostruire un passato che appartiene a tutti, e non deve rimanere solo memoria dei sopravvissuti.
Tracce di guerra è la documentazione storica e fotografica di questi eventi e degli oltre trenta rifugi antiaerei disseminati nel sottosuolo, dei due campi di prigionia allestiti in città, e delle vittime seppellite dalle bombe, colpite dai proiettili o portate via dalla più letale delle armi: l'odio.
L'edizione 2022 del documentario amplia la video-monografia già realizzata nel 2016 dedicata a questi temi, integrandola con nuovi contenuti e approfondimenti su luoghi, protagonisti e avvenimenti.
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A VERCELLI CON DANTE
Il 14 settembre del 1321 moriva, in esilio a Ravenna e lontano dalla sua Firenze ormai da più di 19 anni, Dante Alighieri. Letterato e politico, ma soprattutto autore di quella Commedia che lo avrebbe reso celebre in tutto il mondo e che di lì a poco avrebbe meritato l’appellativo di “Divina”, non aveva retto alla fatale malattia forse contratta durante il suo ultimo soggiorno a Venezia.
I viaggi che Dante fece durante la vita furono sicuramente molti, e anche se Vercelli è ben lontana dai posti che sappiamo visitò con certezza, offre una serie di luoghi e personaggi che con lui e la sua Opera hanno diversi riferimenti.
Le celebrazioni per i 700 anni della sua scomparsa sono l’occasione per ricordarli e approfondirli.
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IL CORSO LIBERTÀ DI VERCELLI - Dall'antichità a oggi
Da arteria aperta al traffico ad attuale isola pedonale, le trasformazioni che ha subito la principale via di attraversamento del cuore di Vercelli sono state parecchie. Alcune sono recenti e ben documentate o rimaste nella memoria, altre le possiamo solo supporre e ipoteticamente ricostruire, specie quelle che riguardano i suoi trascorsi più remoti.
La vera natura, quella antica, di ciò che oggi è Corso Libertà, va però oltre la memoria e le testimonianze scritte. Il suo sottosuolo, attraversato da corsi d’acqua, imponenti strutture romane e medievali e cunicoli solo parzialmente esplorati, fa capire che il passato che non ha lasciato tracce in superficie potrebbe offrire invece una ricostruzione in attesa del centro cittadino.
Dal suo inizio in viale Garibaldi alla zona di Rialto, un viaggio tra eventi curiosi, locali storici, personaggi illustri ed edifici scomparsi di una Vercelli ancora da scoprire.
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SANT'ANDREA 1 - LA STORIA
Il primo dei quattro DVD prodotti da Maurizio Roccato per La Rete riguarda la storia della basilica: gli eventi che hanno portato all'edificazione dell'abbazia, le trasformazioni avvenute durante l’epoca di Napoleone, le immagini esclusive del lago sotterraneo narrato dalle leggende. Dal 1219 ai giorni nostri, l'incredibile storia di uno dei monumenti più importanti d'Europa che, per primo, ha introdotto l’influsso dello stile gotico in Italia.
Nel DVD troverete interventi di Luigi Bavagnoli, @Silvano Beltrame e Paola Lamberti.
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SANT'ANDREA 2 - L'ARCHITETTURA
Il secondo dei quattro DVD prodotti da Maurizio Roccato per La Rete ci insegna ad apprezzare l'architettura del nostro Sant'Andrea. Un viaggio tra le alte navate scandite da campate con volte a crociera e archi a sesto acuto, la suggestiva sala capitolare con le sue volte a vela e gli splendidi affreschi cinquecenteschi, la tomba del primo abate Tommaso ricca di simbologie, il maestoso organo e la nuova “Rosa dei venti” installata sulla torre campanaria ai giorni nostri.
Nel DVD troverete interventi di Silvano Beltrame, Antonio D'Elia, Donatella Demichelis, Paola Lamberti, Marta Mattea, Daniele Roccato.
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SANT'ANDREA 3 - ARTE, FEDE E MISTERI
Il terzo dei quattro DVD prodotti da Maurizio Roccato per La Rete racconta le incredibili storie nelle quali si intrecciano arte, fede e misteri. Chi era veramente il cardinal Guala Bicheri, fondatore dell'abbazia di Sant'Andrea? Quali tesori di oreficeria che facevano parte del suo prezioso corredo funebre sono giunti fino a noi? Perché i suoi resti mortali sono murati in una parete della chiesa in un punto quasi inaccessibile? In che modo Sant'Andrea tuttora unisce le diverse confraternite religiose nate in città? Quali misteri porta con sé l'abbazia fin dalla sua edificazione? Opere d'arte, religiosità ed enigmi nella Vercelli che tanto ha rappresentato per l'epoca medievale.
Nel DVD troverete interventi di Silvano Beltrame, Luca Brusotto, Paola Lamberti, Gian Luca Marino, Marta Mattea, Giulio Pretti, padre Roberto Villa.
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SANT'ANDREA 4 - IL FANTASMINO DINO E GUALA BICHERI
Ed eccoci giunti all'ultimo dei quattro DVD prodotti da Maurizio Roccato per La Rete... quello dedicato ai più piccoli! Mettete via i libroni di storia dell'arte e chiamate i vostri figli: state per incontrare il fantasmino Dino, che dopo essere stato nei luoghi più interessanti di Vercelli, decide di visitare l’abbazia di Sant'Andrea, che nel 2019 compie 800 anni.
Qui trova il fantasma del suo fondatore, il cardinale Guala Bicheri, impegnato nella ricerca di alcuni antichi documenti.
La curiosità di Dino contagia il cardinale, che per soddisfare le domande che gli vengono rivolte, inizia un viaggio con il suo piccolo nuovo amico attraverso gli otto secoli di storia di uno dei più importanti monumenti dell’architettura medievale europea.
Hanno partecipato al DVD in qualità di voci narranti Silvano Beltrame, Penelope Reis e Gaetano Romano.
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VERCELLI MEDIEVALE - LE TORRI CITTADINE
La torre è l’edificio che, dopo il castello, più caratterizza l'epoca medievale.
Vercelli, uno tra i più importanti centri del nord Italia durante l’epoca dei Comuni, conserva ancora quelle che dominavano il panorama cittadino tra il XII e il XV secolo. Questo documentario racconta alcuni aspetti della città di quell’epoca, e mostra immagini inedite, ricostruzioni 3D e aspetti poco conosciuti delle sue sei torri: quella civica, oggi mancante dell’antica guglia, dei Tizzoni, degli Avogadro, dei Vialardi, del castello sabaudo e dell’angelo.
E cerca di fare luce sulla posizione della settima e dell’ottava torre, oggi scomparse.
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CIAK… VERCELLI
Vercelli è stata set di alcune importanti opere cinematografiche.
“Riso amaro”, candidata ai premi Oscar 1951, è quella più celebre. Seguono nel 1961 “Tiro al piccione”, la cui fotografia è curata da Carlo Di Palma, stretto collaboratore di Woody Allen, e nel 1968 lo sceneggiato RAI “Sette giorni di felicità”.
Le storie di queste pellicole vengono ripercorse tra luoghi, curiosità e immagini originali attraverso il meticoloso lavoro di Flavio Ardissone e Maurizio Roccato in uno speciale DVD.
Scene fantastiche di quasi un secolo fa che nessuno ha mai visto e che noi abbiamo scoperto, recuperato e digitalizzato.
Filmati inediti degli anni ’20 e ’30 recentemente venuti alla luce, che mostrano episodi di vita cittadina e momenti di socialità di una Vercelli in bianco e nero.
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IN CERCA DI FUTURO
Ieri erano i nostri padri ad attraversare terre ed oceani in cerca di speranza, a soffrire la fame, l’isolamento e la nostalgia; oggi la storia si ripete.
Le emigrazioni appartengono alla storia dell’umanità e, nel caso italiano, l’esodo è cominciato subito dopo l’unità del Paese con un flusso incessante che, ad alterne vicende, non è ancora concluso…
Tanti vercellesi hanno conosciuto l’emigrazione, per i motivi e nelle epoche più diverse, dagli antichi avventurieri che hanno esplorato l’Africa nera, ai giovani che ai giorni nostri esportano i loro talenti nei settori della ricerca, dell’imprenditoria e dello sport.
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VERCELLAE - I GRANDI EDIFICI PUBBLICI
Vercelli è ricordata per la prima volta in una lettera inviata nel 43 a.C. a Cicerone da Decimo Giunio Bruto, uno dei congiurati che assassinarono Cesare, quando Bruto stesso è incaricato di reclutare truppe in Cisalpina facendo sosta proprio a Vercellae.
Nel 49 a.C. i suoi abitanti ricevono la cittadinanza romana, e la città, acquisito il titolo di firmissimum municipium, diventa il centro di spinta verso le Gallie.
Si amplia così l'assetto urbanistico, e sorgono grandi edifici pubblici come le terme, l’anfiteatro e il porto canale.
In questo documentario gli archeologi li illustrano con il supporto di fotografie e ricostruzioni 3D che, per la prima volta, mostrano come poteva apparire una parte della città in epoca imperiale.
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LA VERCELLI MAI VISTA
A volte, per far capire meglio una questione, è meglio spiegare prima cosa non sia, piuttosto di cosa è.
Questa non è una mostra sul fascismo.
È invece il risultato di passione, impegno e sforzi. È il frutto di mesi di ricerche di archivio, di approfondimenti storici, di colloqui con chi è stato testimone del passato della città.
Tanto serviva per restituire a Vercelli il ricordo di un fotografo dimenticato e di un incredibile archivio di immagini di tutta la prima metà del ‘900 di cui si era persa la memoria.
Le immagini recuperate e qui presentate, quasi tutte pubblicate su giornali vercellesi del secolo scorso, sono una piccola parte dell'immenso archivio fotografico di Luigi De Fabianis.
Siamo certi quindi che capirete l'importanza di mantenere il giusto atteggiamento per interpretarle per ciò che sono, una visione di una parte significativa di Vercelli durante un'epoca complessa e discussa come il Ventennio fascista.
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FISARMONICA – LA TRADIZIONE DI VERCELLI CHE FA DANZARE IL MONDO
Vercelli, 1884: SIMONE MERLO ha lavorato e imparato per anni a Stradella, dal mitico Mariano Dallapè.
Ora ha in mano i più riposti segreti dell’arte...
Vercelli, 2016: Casadei, Castellina Pasi, Baglioni, Van Der Sfroos, Bagutti, Galassi, Ruggeri … praticamente quasi tutte le orchestre italiane suonano oggi con una Fisarmonica Cooperfisa (e metà produzione va all’estero, IN TUTTI I CONTINENTI!)
E non si tratta solo di glorie del passato rinnovate: l'innovazione è continua, specie grazie al genio di Romeo Aichino.
Qui stiamo parlando non solo di gloria passata, ma di un pezzo del futuro di vercelli che deve essere riscoperto da tutti noi.
Il DVD celebra una straordinaria storia tutta vercellese: "la fisarmonica".
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TRACCE DI GUERRA – OBIETTIVO VERCELLI
Vercelli - 28 maggio 1944 - Ore 11:02
Le sirene antiaeree montate sulla torre civica di via Gioberti si attivano all’improvviso, annunciando con il loro ululato l’imminente arrivo di un attacco aereo.
Dopo pochi minuti cento bombardieri B24 sorvolano la città, e sopra ai rioni Belvedere, Isola e Canadà sganciano 324 bombe che in cielo formano un tappeto così fitto che ci si potrebbe camminare sopra.
Ovunque la terra trema, sconquassata da boati assordanti. In pochi secondi rimangono uccise 19 persone, oltre 90 ferite, e decine di abitazioni vengono distrutte. È il terzo e più sanguinoso dei cinque bombardamenti che colpiscono il capoluogo durante la seconda guerra mondiale.
Tracce di guerra 1940–1945 - Obiettivo Vercelli! è la documentazione storica e fotografica di questi eventi e degli oltre quaranta rifugi antiaerei disseminati nel sottosuolo, dei due campi di prigionia allestiti in città, e delle vittime seppellite dalle bombe, colpite dai proiettili o portate via dalla più letale delle armi: l’odio.
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IL NOSTRO ANTICO POPOLO DI LEGNO
Vercelli culla un vero e proprio patrimonio culturale dell’umanità rappresentato dal burattinaio Bruno Eliseo Niemen (l’ultimo grande burattinaio tradizionale del Piemonte, uno degli ultimi in Italia).
Bruno è un testimone vivente di 7 generazioni dedicate all'arte del teatro di figura.
Il progetto ha conseguito l’Alto Patrocinio dell’UNESCO e i patrocini del Consiglio Regionale del Piemonte e del Comune di Vercelli; è la prima volta che una espressione culturale interamente vercellese consegue un tale riconoscimento.